In arrivo il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che regola i contenuti della futura formazione universitaria per diventare insegnanti.
Questo decreto, che dovrebbe essere pubblicato entro la fine del mese, è stato progettato per stabilire i requisiti accademici necessari, incluso il possesso di una laurea più 60 CFU (crediti formativi universitari).
Il provvedimento definisce il percorso universitario e accademico abilitante introdotto dalla riforma del reclutamento dei docenti, delineata dal decreto legge 36/2022. Questo nuovo sistema richiede che i futuri insegnanti abbiano una laurea più 60 crediti formativi universitari, di cui almeno dieci devono essere in area pedagogica, e completino anche un tirocinio di almeno 20 CFU.
L’approvazione di questo decreto sul nuovo sistema di abilitazione degli insegnanti, voluto dall’ex Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ha richiesto circa 10 mesi a causa della necessità di approvazione da parte di Bruxelles. Questo iter è stato rallentato anche dal cambio di Governo, che ha coinvolto prima il Governo Draghi e poi il Governo Meloni. Tuttavia, il decreto è ormai in dirittura d’arrivo e si prevede la sua pubblicazione ufficiale a breve.
La riforma del reclutamento dei docenti coinvolgerà approssimativamente centomila insegnanti. I percorsi formativi per ottenere l’abilitazione saranno offerti dalle università. Al fine di soddisfare i requisiti del nuovo sistema di abilitazione (laurea più 60 CFU), si sta valutando la possibilità di apportare modifiche normative per consentire agli aspiranti insegnanti di acquisire online la metà dei crediti richiesti, ovvero 30 CFU. Questa modifica potrebbe agevolare e semplificare il processo di ottenimento dei crediti.
Le università svolgeranno un ruolo fondamentale in questo processo, poiché saranno responsabili di erogare i CFU necessari. Al fine di facilitare il loro lavoro, si sta prendendo in considerazione una modifica normativa che consenta di completare metà dei 60 crediti richiesti attraverso la modalità online. Questo potrebbe aprire nuove opportunità per gli studenti e semplificare il processo di acquisizione dei crediti.
